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MARZO 2021 - IL CRITERIO DELL'ANONIMATO NELLE PROVE SCRITTE DELLE PROCEDURE DI CONCORSO

Notizia

Il criterio dell'anonimato nelle prove scritte delle procedure di concorso – nonché in generale in tutte le pubbliche selezioni - costituisce il diretto portato del principio costituzionale di uguaglianza, nonché specialmente di quelli del buon andamento e dell'imparzialità della pubblica amministrazione, la quale deve operare le proprie valutazioni senza lasciare alcuno spazio a rischi di condizionamenti esterni e dunque garantendo la par condicio tra i candidati. Sulla base di tale principio, sancito dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato nelle tre sentenze gemelle del 20 novembre 2013, nn. 26, 27 e 28, il Difensore Civico ha invitato la Commissione e la competente Struttura dell’Amministrazione Comunale che aveva bandito il concorso a prendere posizione sui fatti rappresentati da un candidato che sollevava una serie di questioni concernenti la legittimità della procedura, relativamente all’espletamento della seconda prova scritta. Le questioni di maggior rilevanza riguardavano: 1. Numerazione delle buste contenente le tre tracce della prova. 2. Inadeguatezza degli strumenti di controllo durante l’effettuazione della prova. 3. Assenza di garanzia sull’anonimato della prova. La Commissione, a seguito dell’entrata in vigore del DPCM 3 novembre 2020 ed in particolare delle disposizioni contenute nell’art. 1, comma 9, lett. z) aveva assunto la decisione di proseguire la procedura concorsuale svolgendo la seconda prova scritta in modalità telematica. Nel provvedimento di formalizzazione della decisione si affermava genericamente: - la ditta incaricata della gestione della procedura telematica garantisce standard di sicurezza, trasparenza, riservatezza e privacy fra i concorrenti. Tale affermazione sembrava, tuttavia, contrastare con i fatti rappresentati dal candidato nella richiesta di intervento. Commissione e struttura competente erano quindi invitate dalla difesa civica a comunicare con urgenza (in ragione dell’imminenza della prova orale) le decisioni che si intendevano assumere. L’Amministrazione comunale forniva chiarimenti confermando la legittimità del proprio operato e portava a conclusione la procedura. Lo stesso candidato, avendo intenzione di presentare ricorso, formulava istanza di accesso agli atti che l’amministrazione Comunale negava parzialmente proprio con riferimento alla registrazione della 2 prova scritta svolta in modalità telematica. Su tale denegato accesso il candidato presentava a questa difesa civica richiesta di riesame che veniva accolta (Decisione n. 5 dell’11/02/2021). E’ del 16 marzo la nota con la quale l’Amministrazione comunale, in riscontro alla notifica della citata decisione, ha trasmesso il provvedimento del 24 febbraio 2021 con il quale revoca in autotutela le prove scritte ed orali del concorso in esame.